mercoledì 26 giugno 2013

Sempre a disegnare

Anni fa sognavo una casa tutta mia e siccome i sogni son desideri chiusi in fondo al cuor e nel buio ci sembran veri... volevo concretizzare incominciando a disegnare mobili, tende, pareti e lampade che poi avrebbero preso forma.
Incominciai dalle lampade perchè le adoro. Una di queste poi è esistita per davvero ma ora è in un ripostiglio con tante di quelle cianfrusaglie che a ritrovarla ci vorrebbe il genio della lampada (per l'appunto).
Di disegnare ho disegnato tante di quelle cose per quella che sarebbe stata la mia casetta in Canadà. Le sedie poi mi han sempre intrigato molto e ho fogli, cartoncini, tovagliolini da bar pieni di idee strane. Peccato che i disegni siano rimasti tutti sulla carta. La pigra che è in me non è mai riuscita a muovere un dito per digitalizzarli. Ma poi, diciamocelo, certi disegni è anche bello che rimangano privati... se non altro per un discorso di macchecavolodicagatahofatto!!

martedì 25 giugno 2013

Cazzeggiando allegramente

Non ricordo a quando risalga la storia di Rudolph - anche le renne nel loro piccolo sgobbano.
Che poi più che di storia trattasi di idea nata per gioco qualche anno fa. 

Un' amica mi consigliò di fare un qualcosa da mandare per email ad Art Director ed Editori per fare, come dire, public relation con la scusa del Natale. Io ovviamente non feci nulla di tutto ciò.
L' unica cosa che mi venne in mente pensando al Natale fu Rudolph e il suo nasone rosso.
I nasoni rossi mi han sempre fatto simpatia e Rudolph è stato da sempre il personaggio natalizio per eccellenza nel mio immaginario.
Babbo Natale m' ha stufata da una vita, forse da quando mi portò una Barbie in costume ma senza abiti per poterla cambiare.
Insomma, a sta poverina le facevo fare inverno-estate-primavera-autunno come se fosse alle Hawaii, non so come abbia fatto a non ammalarsi (ah si, è di plastica... sarà stato quello).
L' idea mi venne in pochi minuti e, non avendo blocchi da schizzo e matite, presi appunti con Illustrator.

Da allora non l'ho più ripresa, sviluppata, migliorata (nei disegni e nel testo)... è rimasta un rough.
Ogni volta che la ritrovo nell' HD sorrido.



lunedì 24 giugno 2013

Una shopper per amica

Eh si, vivo in stretto contatto con quelle borsine da spesa, in stoffa; di quelle carine carine con tanto di disegnetti e di frasi fighe prese dai libri. Sono praticamente il prolungamento di me con dentro moleskine da schizzo, astuccio con matite e gommapane e libro del momento anzi... libri, perchè in genere sono due e se sono fuori per il mio caffè con lettura non voglio finirne uno e non avere la possibilità di iniziarne uno nuovo se ne ho voglia.
Qualche anno fa qualcuno mi disse "ma perchè non te la disegni tu" e ovviamente io, che ci arrivo sempre dopo nelle cose, faccio passare qualche anno e "puff!!!"
oggi quasi quasi non vedo l'ora di portare una shopper con un mio disegnetto e con una frase scritta da me (e poco figa ovviamente, ma chissenefrega... mica sono una scrittrice io). Eccola qui, è nata l' immagine e mi sento felice come una bimba. Spero solo, una volta in mano la shopper, di non creparci per la gioia!!!



Comunque poi non ci sono morta dalla gioia, eh ;)





mercoledì 19 giugno 2013

Per non saper che fare

Si insomma, non è che uno stia sempre a lavorare. Tra un lavoro e l' altro e nell' attesa dell' approvazione (o di modifiche, perchè non dirlo) a una o più tavole si può anche cazzeggiare un po', no?!
Io cazzeggio disegnando e colorando, quello che viene viene. Da qualche giorno ce l'avevo in testa e me l' ero "appuntata" su un foglio di fortuna.
Oggi è nata... ALDA, segretaria ordinata... TROPPO ordinata!
Cosa ci farà mai quel faldone storto?! E no... non va proprio bene. Alda, pensaci tu!!!

lunedì 3 giugno 2013

La storia delle Pirle di Saggezza

Vediamo, sarà stato nel giugno del 2011 che pensai di metter su le Pirle di Saggezza. Avevo deciso di licenziarmi da un vecchio lavoro dove impaginavo salami, mortadelle, mazze da scopa, detergenti wc, cerette baffi/ascelle/gambe e tante altre cose simpatiche. Volevo cambiare aria, insomma, ma senza l'aiuto di un deodorante da volantino. Ovviamente quando dovevo fare il grande passo? Quando è incominciata la crisi economica... o comunque quando non era ancora ai livelli in cui ci troviamo. Tutti a dirmi "no, non fare cazzate!!!". Io che faccio??? Tiro finchè posso e mi licenzio proprio nel momento peggiore, senza beccarmi manco la disoccupazione. Due mesi prima infatti eravamo stati tutti licenziati dall' agenzia per essere riassunti 4 giorni dopo il licenziamento con un cambio di nome (il loro!!) e io non colsi la palla al balzo. Ma quel giugno, dopo l' ennesimo lavoro mortificante (e lì non è che ci fosse qualcosa di gratificante, eh?!) sono entrata in ufficio un'ora prima per scrivere la lettera al CAPO, per stamparla e per consegnargliela.
Lui incredulo che sorrideva, provava a farmi cambiare idea e che alla fine "diciamocelo, come grafico non vali una mazza" (Ora chi glielo dice al mio ex CAPO che ho avuto delle piccole e grandi soddisfazioni lavorative?! Io no di certo!!). Insomma, dopo quel santo giorno mi si prospettava un futuro senza un fisso mensile... il mio cervello doveva pur inventarsi qualcosa per darsi coraggio, no? Ed eccole le Pirle che non sono altro che un promemoria per ricordarmi cosa valga realmente vivere e cosa no per essere felici. Piccoli spunti che mi sono serviti per ritornare sulla retta via dopo le varie sbandate che la paura mi ha fatto fare...