mercoledì 27 novembre 2013

Il mio Esopo il prossimo anno in libreria

E' solo una delle tre coperte mandate in bozza. La pubblico perchè è l'ultima cosa che pubblicherò su questo progetto, nato 34 giorni fa ma che ha già trovato un' importante casa. Parte subito. 80/88 pagine quando io ne avevo previste uno standard classico di 36.


Le mie immagini e l' impaginato hanno convinto davvero tutti tanto da "infilarmi" nella programmazione di quest' anno, già chiusa. 


Oltre alle immagini curerò, assieme all' ufficio grafico anche l' impaginato.



Progetto, poi, che è anche la realizzazione di un sogno di bambina. Alle scuole elementari avevo un libro di favole che era il MIO libro per eccellenza. Lo leggevo e lo rileggevo e non mi stancava mai. Pensavo "anch' io voglio disegnare queste storie".


Umiltà, tanto studio, confronto, aggiornamento costante, sana follia e un pizzico di audacia ripagano... sempre!
Chissà cosa direbbe oggi... la bambina che ero ieri.



sabato 16 novembre 2013

Il mio Esopo

Un bel giorno, avendo un po' di tempo libero, ho buttato giù qualche idea qua e là ed ecco che poi le idee hanno preso forma: un progetto libro sulle Favole di Esopo.
Si, la cosa mi entusiasma di brutto. Da bimba avevo un libro scolastico bellissimo sulle sue favole ed è forse stato il mio libro di riferimento per eccellenza tra i 6 e i 10 anni. Poi sparì e lo ritrovai qualche anno fa nella libreria di mia mamma, ladra per una giusta causa (insegna nelle scuole elementari).
Vabbè, sto divagando. Scelgo la storia e... si parte!!! 


La prima storia è "La Zanzara e il Leone", favola bellissima dove la morale è  
Le persone troppo sicure di sé riescono, a volte, a superare gli ostacoli più grossi ma inciampano spesso nelle difficoltà più piccole.
  
Si si, è senza ombra di dubbio la favola giusta dalla quale partire, ne avrei di zanzare che gironzolano nella mia vita da raccontare... Butto giù qualche disegno e passo a lavorare in digitale.


 Piano piano le immagini incominciano a prendere forma...

domenica 27 ottobre 2013

Castelli per Aria

Si inaugura oggi Castelli per Aria, mostra di illustrazione per l' Infanzia che vede me e altri bravissimi colleghi esporre a Rovigo, presso la sala della Gran Guardia. Questa la locandina ed è della bravissima Sara Michieli


E' carinissima, mi è piaciuta praticamente subito. Per la mostra ho scelto diverse immagini tra cui L' Incontro


Pinocchio lo amo da sempre ed è stato il primo lavoro per l' infanzia, quello che ha avuto il plauso di colleghi e amici oltre che la visibilità che mi è servita per farmi notare da diversi editori. Quando posso cerco di portarlo sempre con me, quasi come un porta fortuna.

Qui il link dell' evento dove ci sono tutti gli orari e i laboratori

giovedì 24 ottobre 2013

Che verso fa?

Esce oggi in libreria Che Verso Fa? Edito da White Star del Gruppo DeAgostini, Libro + Mamory Game + Poster per bambini dai 4 anni di età


A Gennaio 2012 mi prende il pallino di fare un progetto per bimbi piccoli piccoli piccoli: un libro di animali che scelgo di chiamare Il Mio Primo Bestiario (titolo buttato lì ovviamente). Incomincio a lavorare al character design di alcuni personaggini (gatto, cane, leone) e mi rendo subito conto che lavorare per una fascia di età che va dai 4-6 anni non è proprio una passeggiata, specialmente per chi come me ama lavorare su un tipo di immagine complessa e a volte anche un po' concettuale. Insomma, dopo una settimana passata a riempire fogli e albi da skecth i miei animaletti incominciano a prendere forma e a raggiungere la giusta sintesi. Nasce il leone


e già capisco che non voglio solo fare un albo di animali ma un albo dei versi degli animali per insegnare ai bimbi Come Fanno Gli Animali (Titolo che mi piace sicuramente di più de Il Mio Primo Bestiario).
Insomma, incomincio a divertirmi


e a buttar giù animali su animali tra cui una gallina... ma sulla gallina mi chianto. Come fa la Gallina?!


Eh... come fa la gallina? Lo chiedo all' amico Michele Di Mauro che non ci pensa un attimo
- La gallina chioccia!
- Vabbè, ma tu sei avvocato, se non lo sai tu....
Ovviamente si scherza. Passa il tempo e arriva Febbraio che son costretta a sospendere il progetto per altre cose e ovviamente, come spesso accade, non lo riprendo più! Lo metto nel cassetto e lì lo chiudo fin quando, esattamente un anno dopo, mi chiamano dalla Redazione DeAgostini per propormi un Memory Game da fare con queste stesse immagini. Come hanno fatto a trovarle? Un paio le avevo messe sul sito dell' Associazione Illustratori e TRACCHETE le hanno scelte. Ovviamente ho detto di si, il mio progetto sarebbe diventato realtà prendendo solo una forma diversa e gli animali sarebbero stati 34 + 34 (il loro doppio) + gli stessi animali con ambientazione visto che oltre al gioco ci sarebbe stato il libro + un poster. Cosa volevo di più?! Il titolo mi dicono che sarà Che Verso Fa?
Firmo il contratto e... si parte!

venerdì 18 ottobre 2013

Il mio Eden

Oggi c' è la deadline per la partecipazione all' annuale concorso di Tapirulan. Leggendo il tema di quest' anno non ce l' ho fatta a non partecipare e credo anche di essere stata tra le prime a spedire il lavoro, esattamente il 25 di Settembre.
Tanta era la paura di non farcela coi tempi che ho mollato tutto e mi sono dedicata solo a questo.
Il mio Eden


Il mio Paradino non è altro che un posto dove due amanti possano viversi liberamente all' ombra di un albero e... peccato non è.

giovedì 10 ottobre 2013

Quello che ho in testa

Vabbè, non nascondo il mio amore viscerale per la donna e per i capelli. Sarà che mi sento così poco femminile e per giunta ho i capelli corti... Tutto ciò, unito alla passione per la pittura e per i ritratti, mi portò un paio di anni fa ad abbracciare un progetto personale intitolato "Quello che ho in testa".


Il primo lavoro fu questo e divenne poi un panello che appesi nella mia casa tarantina. Diciamo anche che la mia casa tarantina è vuota. Tre mobili in croce e qualcosa appeso alle pareti, non ha manco le tende. Vabbè sono un po' la bohemien dei poveri.
Dopo di questo vennero altri lavori per puro sfizio


 In realtà mi piaceva l' idea di esprimermi senza le direttive di qualcuno, editore o privato che fosse.


Non ho mai pensato di farci qualcosa; disegnavo, coloravo e scrivevo in digitale e poi accantonavo nella cartella progetti


Ma poi lavorare in libertà... che bellezza!!! Anche se hai la tendinite ti viene di disegnare ugualmente 


Ora, non è che posso allegare tutte le "donnine" (io le chiamo così, sono le mie donnine) che ho disegnato. Son veramente tante. C'è di buono che nel tempo si sono evolute. C'è chi è andata in mostra, come questa


chi è stata il doodle di Ottobre 2012 per Lunchbreak (Associazione Illustratori)
 
 
 e chi è in attesa di essere pubblicata in un libro e che è servita per accompagnare il brano di un giovane Scrittore-Ricercatore


Fatto è che ogni volta io mi innamoro di loro e quando trovo un po' di tempo mi dedico a disegnarle.

lunedì 7 ottobre 2013

Quasi come un mantra

Sorridi! Sorridi quando fai le scelte sbagliate. Quando ferisci qualcuno e sai che non volevi ferirlo ma è successo. Quando la vita ha preso una direzione che... boh?!


Chiedi scusa alla vita se hai sbagliato e hai ferito e... sorridi, anche se ti manca qualche dente!

sabato 5 ottobre 2013

Anticipi

E' tornato l' inverno con i suoi freddi e i suoi maglioni e cosa mi si chiede?
Immagini augurali. Ebbene... si parte!



venerdì 27 settembre 2013

Biancaneve, la mia versione sui fatti.

Insomma, lei era una ragazzina che viveva con un papà ragazzo-padre. Oddio ragazzo



era un po' anzianotto ma andiamo avanti. La madre di Biancaneve non era stata una di quelle stronze che mettono al mondo un figlio e te lo scaricano sullo stato di famiglia lavandosene le mani. Si dice che fosse stata una brava madre solo che, morta prematuramente, avesse lasciato lei e il marito a badare a se stessi (le cause del decesso non le ricordo, quando mi raccontarono di lei ero piccola, se poi aggiungiamo che sono mezza rimbambita di mio e con la memoria corta...).
Il vecchio padre, un bel giorno, capì che da solo non ce la faceva a mandare avanti tutto l' ambaradan e si innamorò (diciamo così) di una stragnocca aitante. Siccome era RE era anche molto ricco e non gli fu difficile portarla dalla sua parte. Questa stragnocca, povero RE, era una strega che una volta messa la fede al dito non esitò a farlo rinchiudere nelle segrete di modo che lei potesse toglierselo davanti alle balle e godere delle sue ricchezze. Rimaneva la povera Biancaneve che le era appresso come una palla al piede e, siccome era anche carina, la metteva continuamente in competizione. Un bel giorno decise di chiamare un cacciatore di corte, suo amante, per portare la ragazza nel bosco e ucciderla (perchè dico "suo amante"? Perchè solo chi è preso follemente dall' amore rincretinisce al punto da assencondare una pazza come quella).


 - Portala nel bosco e torna col suo cuore in mano - gli disse.
Quello la portò veramente nel bosco solo che, lontano dall' amata strega, rinsavì dicendo a Biancaneve di fuggire. Ovviamente nella mia storia nessuno ammazza animali.
Biancaneve rimase tutto il giorno fuori e al freddo e, girando girando, non vuoi che trovò una casetta piccina picciò?!


Era l' unico posto decente che riuscì a trovare e chissenefrega se in casa non c'era nessuno, lei era stanca. Morale? Fece un po' come gli abusivi delle case popolari... la occupò!
Fece tutti i fatti suoi, dalla doccia alla cena, tanto quella oramai era casa sua e il giorno dopo sarebbe andata dal fabbro per cambiare la serratura.
Suo malgrado i proprietari di casa tornarono e la trovarono lì. Erano nani lavoratori e lei pensò che, stando via tutto il giorno a lavorare, li avrebbe avuti tra i piedi solo la sera. Si, si poteva fare e poi lei era anche un po' di sinistra e quindi si poteva anche stare tutti insieme come una comune. Loro lavoravano fuori e lei lavorava in casa.
Un giorno però la strega tornò all' arrembaggio. Non vuoi che un suo specchio le fece la soffiata dicendole che la più bella continuava ad essere Biancaneve?! Oh, Quella si fece una bestia! Andò dal cacciatore licenziandolo senza buonuscita e ultimo mese (era assunto a nero, manco i contributi gli versava la tirchia) dicendogli anche che come amante non era manco tutto sto granchè. Lo mollò lì e preparò una mela avvelenata da far mangiare a Biancaneve. Si trasformò in vecchina e andò a trovarla alla comune. Manco un cane da tartufo sarebbe riuscito a essere così veloce nel ritrovamento, ma siccome era donna e voleva essere la PRIMA donna... Biancaneve, da ragazza educata quale era, non la fece nemmeno accomodare in casa e fece tutto alla finestra. Se fosse stata al secondo piano di una palazzina temo che le avrebbe persino calato il cestino pur di non muovere il sedere. Non divagando troppo prese la mela con gioia e la addentò mentre la vecchia strega girò i tacchi e se ne andò.
 

La ragazza cadde in un lungo e profondo sonno. Il "mai accettare caramelle dagli sconosciuti" non era il suo forte, ma siccome non era una caramella ma una mela... diamogliela per buona. La sera, quando i nani tornarono dal lavoro,la trovarono addormentata. Era ora di cena e quella non era stata ai patti. Non aveva ancora pulito in giro, i letti erano sfatti e la tavola non era apparecchiata. Provarono in tutti i modi a svegliarla. Ci fu anche chi provò a lanciarle in faccia la pezza bagnata, come si fa nelle gite scolastiche ai tempi della scuola... ma niente. Che fosse morta?!


Continua...
... forse...


sabato 21 settembre 2013

Step by step

Devo fare una tavola su Pinocchio, che io adoro. Cosa faccio, cosa non faccio mi capita a tiro un signore barbuto (sono al bar per il mio caffè con lettura ovviamente).
Senza farmi sgamare disegno al volo il viso del tizio e nel mentre IDEA!!! Mangiafuoco.
Butto giù uno schizzo da prima elementare tanto cosa mi frega, mi serve per partire.



Una volta a casa non mi va di attaccare scanner e tutto. Non ho uno spazio mio in questa nuova casa e ogni volta devo montare, smontare, collegare fili, attaccare prese. Che palle. Voglio mettermi subito sulla tavola. Sai che c' è?! Prendo la fotocamera digitale, click e poi pulisco l' immagine con photoshop.



Sistemato tutto incomincio la colorazione... e mi diverto! Coloro - caffè - coloro - accarezzo un micio - coloro - rispondi al cellulare - coloro - caffè e... spunta tra una pennellata e l' altra sta faccia qua


Diciamo che quando lavoro cazzeggio anche molto. Purtroppo questo omino non c'è più, è stato coperto per continuare Mangiafuoco. Ma poi 'sto tipo curioso si era intrufolato proprio dietro il barbuto a mò di cùcù e non poteva rimanerci. Di lui rimane solo un ricordo. Andiamo avanti col lavoro.


I colori mi piacciono e constato che la mia palette è visibilmente cambiata. Questi non sono i miei colori, ma se li tiro fuori io allora saranno miei, no?! Dopo due giorni finisco il lavoro

Mi piace cavolo! Sai che c'è? Lo spedisco per Bologna.



giovedì 19 settembre 2013

Approposito di acquerello

Dai primi di Settembre mi è stata data la possibilità di ritrovare una tecnica a dir poco morta (e sepolta) per quella che riguarda la  mia esperienza di illustratrice. Certo, l' acquerello l' ho studiato e usato anche molto ma è passato così tanto tempo... Insomma, dalla Redazione mi danno poco tempo e i miei Ferrario sono in Puglia. Dovrei ricomprare tutto: panetti, pennelli, album gr. 220. Una spesa grossa per chi ha già tutto, solo a 1000 km di distanza. Ma poi non c' è il tempo e per questo progetto si sta andando a tentoni (figurati le migliaia di correzioni dovute a questo brancolare nel buio e correzioni sull' acquerello vuol dire BUTTA TUTTO E RIFAI).
No money,  no time e quindi scelta obbligata: digitale.


Le matite le faccio sempre su fogli da sketch e son quelle fatte con le matite Ikea (beh, mi piace molto la loro grafite e non disdegno). Per il resto bisogna trovare la mano, scegliere la carta, i pennelli, modulare la pressione e la larghezza della setole, i tempi di asciugatura, quanto bagnare la carta e bla bla. Un casino insomma!


Un ping pong tra Painter, che adoro, e Photoshop che adoro a periodi.


Se avessi usato gli acquerelli normali mi sarei sbrigata subito, mentre col digitale ho passato come minimo 3 giorni sani a sclerare e a dar di matto perchè se devi ritrovare la mano nella realtà (erano almeno 6 anni che non usavo gli acquerelli, eh), col digitale non è che sia diverso anzi è peggio; devi capire a livello digitale come rendere quello che avresti reso sul cartoncino 220!!!


Morale? Non vuoi poi che mi ritorna l' amore per gli acquerelli?!
Chissà perchè li ho messi da parte per così tanti anni eppure, stranamente, la sveglia della mattina è questa

http://www.youtube.com/watch?v=onBB4tTzlx0

Me la sarò chiamata... la chiamata?!

domenica 15 settembre 2013

In mostra

Beh, quando mi è stato fatto invito di partecipare con un lavoro ai festeggiamenti per i trent' anni del Granteatrino Casa di Pulcinella di Bari non ci ho pensato due volte a dir di si.
Si perchè trent' anni per un teatro come questo è una gran bella età; si perchè è di Bari e, da pugliese verace quale sono, è stato un piacere disegnare e sentirsi ispirati.



Data la mia adesione e finiti i gasamenti vari ho visto l' agenda per definire i lavori di Agosto.
Allora, vediamo.. ho da fare questo e quello, finire quell' altro e far trovare all' editore per il 2 di Settembre quell' altra roba là. No, non posso stare già nella merda al rientro dalle mie vacanze.
Vediamo...si, sto proprio nella merda!!! E no, non disdico la mia presenza alla mostra, ci tengo!
Morale? Riesco a finire la tavola addirittura per metà Agosto




Poi la pigrizia ci ha messo del suo e la spedizione l' ho fatta proprio sul finire del mese e vabbè...
La mostra si terrà dal 20 al 22 Settembre presso la sala Murat di Bari. A seguito la bellissima locandina di Massimiliano di Lauro.



mercoledì 26 giugno 2013

Sempre a disegnare

Anni fa sognavo una casa tutta mia e siccome i sogni son desideri chiusi in fondo al cuor e nel buio ci sembran veri... volevo concretizzare incominciando a disegnare mobili, tende, pareti e lampade che poi avrebbero preso forma.
Incominciai dalle lampade perchè le adoro. Una di queste poi è esistita per davvero ma ora è in un ripostiglio con tante di quelle cianfrusaglie che a ritrovarla ci vorrebbe il genio della lampada (per l'appunto).
Di disegnare ho disegnato tante di quelle cose per quella che sarebbe stata la mia casetta in Canadà. Le sedie poi mi han sempre intrigato molto e ho fogli, cartoncini, tovagliolini da bar pieni di idee strane. Peccato che i disegni siano rimasti tutti sulla carta. La pigra che è in me non è mai riuscita a muovere un dito per digitalizzarli. Ma poi, diciamocelo, certi disegni è anche bello che rimangano privati... se non altro per un discorso di macchecavolodicagatahofatto!!

martedì 25 giugno 2013

Cazzeggiando allegramente

Non ricordo a quando risalga la storia di Rudolph - anche le renne nel loro piccolo sgobbano.
Che poi più che di storia trattasi di idea nata per gioco qualche anno fa. 

Un' amica mi consigliò di fare un qualcosa da mandare per email ad Art Director ed Editori per fare, come dire, public relation con la scusa del Natale. Io ovviamente non feci nulla di tutto ciò.
L' unica cosa che mi venne in mente pensando al Natale fu Rudolph e il suo nasone rosso.
I nasoni rossi mi han sempre fatto simpatia e Rudolph è stato da sempre il personaggio natalizio per eccellenza nel mio immaginario.
Babbo Natale m' ha stufata da una vita, forse da quando mi portò una Barbie in costume ma senza abiti per poterla cambiare.
Insomma, a sta poverina le facevo fare inverno-estate-primavera-autunno come se fosse alle Hawaii, non so come abbia fatto a non ammalarsi (ah si, è di plastica... sarà stato quello).
L' idea mi venne in pochi minuti e, non avendo blocchi da schizzo e matite, presi appunti con Illustrator.

Da allora non l'ho più ripresa, sviluppata, migliorata (nei disegni e nel testo)... è rimasta un rough.
Ogni volta che la ritrovo nell' HD sorrido.



lunedì 24 giugno 2013

Una shopper per amica

Eh si, vivo in stretto contatto con quelle borsine da spesa, in stoffa; di quelle carine carine con tanto di disegnetti e di frasi fighe prese dai libri. Sono praticamente il prolungamento di me con dentro moleskine da schizzo, astuccio con matite e gommapane e libro del momento anzi... libri, perchè in genere sono due e se sono fuori per il mio caffè con lettura non voglio finirne uno e non avere la possibilità di iniziarne uno nuovo se ne ho voglia.
Qualche anno fa qualcuno mi disse "ma perchè non te la disegni tu" e ovviamente io, che ci arrivo sempre dopo nelle cose, faccio passare qualche anno e "puff!!!"
oggi quasi quasi non vedo l'ora di portare una shopper con un mio disegnetto e con una frase scritta da me (e poco figa ovviamente, ma chissenefrega... mica sono una scrittrice io). Eccola qui, è nata l' immagine e mi sento felice come una bimba. Spero solo, una volta in mano la shopper, di non creparci per la gioia!!!



Comunque poi non ci sono morta dalla gioia, eh ;)